martedì 28 febbraio 2017

Ettore e Andromaca

... Nella pittura vascolare greca antica.
Quadro di Giorgio De Chirico (pittore italiano
vissuto nella I metà  del Novecento)

L’Iliade è un poema che racconta di guerre e uccisioni, ma in mezzo a tutto questo sangue, c’è una pausa, l’unica scena familiare del poema. 
È l’incontro fra marito e moglie, due persone che si amano, ma che sanno che non potranno mai più incontrarsi. Avviene su una torre vicina alle porte Scee (un punto dal quale si poteva vedere gran parte del campo di battaglia).
È presente il loro piccolo bambino, simbolo di nuova speranza per il futuro (nome del bambino). Andromaca è la moglie di Ettore, è la protagonista: appena vede il marito, gli corre incontro, contenta che sia ritornato sano e salvo da lei. Andromaca sta combattendo con i propri sentimenti. Per lei, Ettore rappresenta tutta la sua vita: «Tu sei per me il padre e la nobile madre» - dice a Ettore; sa che quello è il loro ultimo incontro, ma cerca di convincerlo a restare e a non combattere più. Prima gioca la carta della compassione (afferma che non ha più una famiglia, uccisa da Achille, e che con la morte dello sposo sia lei che il figlioletto vivranno una vita infelice) e poi  gli chiede di rimanere in città a difendere le mura.
Ma nulla. Lui deve andare a combattere. Dopo aver pregato gli dei perché il figlio diventi più forte di lui



Andromaca era accompagnata da una serva, che teneva in braccio il bambino. Ettore chiama il bimbo Scamandrio (da Scamandro, il fiume che scorre vicino alla città di Troia), mentre i Troiani Astianatte (che significa “il signore della città”).
Nell'episodio, Andromaca ricorda la sua famiglia: il padre e i suoi sette fratelli sono morti uccisi da Achille. Quindi, Ettore rappresenta per lei tutto l’amore e la protezione che può avere.
Ettore mostra di capire la condizione e l'ansia della moglie. Ma il suo destino è un altro: combattere in prima fila in guerra. La sua città vuole questo


Animazione realizzata da una scuola:

Nessun commento:

Posta un commento